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Sarzana, in qualità di città medioevale fortificata, conta nel suo comprensorio ben due fortezze perfettamente conservate e di una bellezza incomparabile.
Una addirittura in pieno centro città (Fortezza Firmafede detta anche "la Cittadella"), circondata dal fossato e teatro di eventi e manifestazioni, l'altra sulla prima altura appena fuori dall'abitato (Fortezza di Sarzanello) con una veduta spettacolare su tutta la vallata.
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storia della città . . .
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La città di Sarzana (Sarzànna in dialetto spezzino) è situata nella parte orientale del
fiume Magra e si colloca nel cuore della Lunigiana, di cui è considerata capitale naturale, a pochissimi chilometri dalla costa del Mar Ligure e dal confine con la regione Toscana.
La sua posizione geografica, al centro della Via Francigena, ne ha fatto una vera e propria terra di confine, un affascinante e ricchissimo punto di contatto tra diverse usanze, tradizioni e storie e un borgo al centro di contese tra fiorentini, genovesi, lucchesi e pisani...
Per quasi mille anni Luni ebbe il dominio della piana alla confluenza del fiume Magra con il mar Ligure. La lenta decadenza della città romana, l'interramento dell'antico porto, le scorribande saracene e la malaria determinarono nella seconda metà del X secolo l'abbandono massiccio della costa e la creazione di borghi fortificati.
Il più antico documento dove appare il nome di Sarzana è un diploma dell'imperatore Ottone I datato 19 maggio dell'anno 963 in cui viene riconosciuto al vescovo di Luni, Adalberto, il possedimento del "castrum sarzano" dove attualmente ha sede la Fortezza di Sarzanello o di Castruccio.
Nel 1163 l'imperatore Federico I Barbarossa, con un apposito diploma, concesse la protezione imperiale a Sarzana. Si arriva quindi al 21 marzo 1204, momento strategico che avrà ripercussioni sul futuro. Infatti in quella data il Papa Innocenzo III autorizza il passaggio della sede vescovile da Luni a Sarzana.
Sarzana è anche ricordata per il passaggio di Dante Alighieri, il quale,nell'antica Piazza della Calcandola, ricevette la procura in bianco dal marchese Franceschino Malaspina di Mulazzo in forza della quale egli poté siglare la pace di Castelnuovo con il vescovo-conte di Luni, Antonio Nuvolone da Camilla.
Gli Atti originali della Pace di Castelnuovo, a rogito del notaro sarzanese Giovanni di Parente di Stupio (custoditi in originale presso l'Archivio di Stato della Spezia), fanno di Sarzana (e di Castelnuovo Magra) gli unici luoghi certi dell'intera biografia dantesca dell'esilio, in compagnia della sola, fatale Ravenna.
La pace siglata da Dante segnò di fatto la fine del potere temporale dei vescovi in Lunigiana.
Dal 1562 il potere venne assunto direttamente dalla Repubblica di Genova. Fino al XVIII secolo la civiltà urbana genovese ebbe un'impronta determinante su Sarzana.
Alla fine del 1700 Sarzana subì l'influsso della Rivoluzione Francese. Con la caduta della Repubblica di Genova (1796), sull'onda della rivoluzione francese e a seguito della prima campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, Sarzana rientrerà dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Golfo di Venere, con capoluogo La Spezia, all'interno della Repubblica Ligure annessa al Primo Impero Francese. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel V° mandamento omonimo del Circondario di Levante facente parte della Provincia di Genova prima e, con l'istituzione nel 1923, della Provincia di La Spezia, poi.
Nonostante le più tarde opere di fortificazione che ne modificarono significativamente l'impianto urbanistico, conferendogli da quel momento l'aspetto di città murata, dominata dalla massiccia fortezza di Firmafede, la città conserva tuttora l'immagine dell'originario abitato medievale.
Ai giorni nostri, Sarzana è il secondo comune della provincia per popolazione, dopo il capoluogo spezzino, nonché la quinta area urbana della regione, perno della Val di Magra, che, con 69.000 abitanti, è preceduta solo da quelle dei quattro capoluoghi di provincia.
L'economia sarzanese è tradizionalmente legata al turismo (sede di numerosissime iniziative culturali e di spettacolo) pur restando fortemente caratterizzata dall'agricoltura e dall'allevamento. Oltre alla produzione di un ottimo olio d'oliva, nel territorio sarzanese si producono ottime qualità di vini bianchi, come il prestigioso Vermentino delle colline di Luni.